Pellet e legna verso la fine?

Pellet e legna verso la fine?

L’uso della legna come principale fonte di energia ha iniziato a declinare significativamente con l’avvento e la diffusione di combustibili fossili come il carbone nel 19° secolo, seguito dal petrolio e dal gas naturale nel 20° secolo. Questi cambiamenti sono stati guidati dallo sviluppo industriale e dalla modernizzazione delle infrastrutture energetiche.

Nel contesto europeo e globale, il passaggio da fonti di energia rinnovabile come la legna a combustibili fossili è stato un fenomeno generalizzato che ha segnato il progresso tecnologico e industriale. Oggi, con l’aumento della consapevolezza ambientale, c’è un rinnovato interesse per le fonti di energia rinnovabile, inclusa la biomassa derivata dal legno, che viene utilizzata in modo più sostenibile e efficiente.
La sostenibilità è anche accompagnata da un risparmio economico che negli ultimi anni è stato dal 30% fino al 70%.

Chi lascia la vecchia strada sa quel che lascia ma non sa quel che trova!

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Quel’è oggi l’alternativa a pellet e legna?

Le alternative alla legna e al pellet per il riscaldamento e la produzione di energia includono varie opzioni, ognuna con i suoi vantaggi e limitazioni:

  1. Caldaia a Gas naturale: È uno dei combustibili fossili più puliti e viene ampiamente usato per riscaldamento domestico e industriale. Offre una combustione più pulita rispetto alla legna e al pellet e richiede meno manutenzione degli impianti di riscaldamento ma meno calorica e più costosa.
  2. Pompe di calore: Utilizzano l’energia elettrica per trasferire calore da una fonte esterna (aria, terra o acqua) all’interno di un edificio. Le pompe di calore sono altamente efficienti e possono ridurre significativamente le emissioni di gas serra se alimentate da fonti di energia rinnovabile. Ottima per case a basso consumo energetico (e a basse temperature) ma dispendiose in case ad alto consumo.
  3. Energia solare termica: Questa tecnologia sfrutta il calore del sole per riscaldare acqua o altri fluidi, che poi possono essere usati per il riscaldamento domestico o industriale. È una soluzione ecologica, soprattutto in aree con buona esposizione solare. Per il nord però è solo una integrazione.

I costi dell’energia elettrica

Attualmente, il costo dell’energia in Italia e in Europa sta vivendo una fase di instabilità e aumenti significativi. In Italia, il Prezzo Unico Nazionale (PUN), che rappresenta il prezzo di riferimento del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica, ha mostrato variazioni significative nel corso del 2023 e nei primi mesi del 2024, oscillando tra i 0,0749 €/kWh e i 0,174 €/kWh.

Attenzione al costo puro e a quello che arriva in bolletta

Dal prezzo sopra c’è da aggiungere tutte le tase che la fanno aumentare la bolletta fino al possibile per farti spendere tutto.

In Europa, i prezzi dell’energia stanno aumentando in modo significativo a causa di vari fattori tra cui l’interruzione delle importazioni e conflitti internazionali. Le previsioni per il 2024 indicano aumenti fino al 35% nel Regno Unito e al 23% in Germania rispetto al 2023. Nonostante ciò, il costo dei pannelli solari è in diminuzione, rendendo l’energia fotovoltaica una scelta sempre più vantaggiosa.

Per affrontare queste sfide, la Commissione Europea ha introdotto diverse misure, tra cui la creazione di una piattaforma per l’acquisto comune di gas e idrogeno, per ottenere prezzi più competitivi. Inoltre, ha proposto di limitare i ricavi dei produttori di energia elettrica e di redistribuire gli extraprofitti nel settore energetico ai consumatori, al fine di mitigare l’impatto degli aumenti dei prezzi.

Questi interventi sono cruciali per mantenere il controllo sui costi energetici e garantire la sostenibilità e l’accessibilità dell’energia in tutta Europa.

L’uso della legna e dei pellet come combustibili offre diversi vantaggi economici, soprattutto in contesti domestici e piccole imprese:

  1. Costi iniziali contenuti: Rispetto ad altre forme di riscaldamento, come il gas o le pompe di calore, i sistemi a legna o pellet possono avere costi iniziali più bassi, rendendoli accessibili a un maggior numero di famiglie e aziende.
  2. Costo del combustibile: La legna e i pellet sono spesso meno costosi rispetto ad altri combustibili fossili come il gasolio e il gas naturale, specialmente in aree dove questi materiali sono abbondanti localmente.
  3. Stabilità dei prezzi: Il costo della legna e dei pellet tende a essere più stabile rispetto ai combustibili fossili, che possono essere soggetti a significative fluttuazioni di prezzo dovute a fattori geopolitici o di mercato. Questo rende più facile la pianificazione dei costi per le famiglie e le aziende.
  4. Incentivi e sussidi: In molti paesi, l’installazione di stufe a pellet o sistemi di riscaldamento a biomassa è incentivata tramite detrazioni fiscali o sussidi, che possono ridurre notevolmente i costi iniziali e aumentare il ritorno sull’investimento.
  5. Utilizzo di risorse locali: In aree ricche di foreste o risorse legnose, utilizzare legna o pellet può ridurre la dipendenza da fornitori esterni e supportare l’economia locale, oltre a ridurre i costi di trasporto e di approvvigionamento.
  6. Autosufficienza energetica: Per le famiglie e le aziende in zone remote o rurali, l’uso di legna e pellet può aumentare l’autosufficienza energetica, riducendo la dipendenza dalle reti di distribuzione di energia e dai costi associati.

Questi fattori rendono l’utilizzo della legna e dei pellet un’opzione economicamente vantaggiosa in molti contesti, contribuendo alla loro popolarità come fonte di energia sostenibile e a basso costo.

Altri vantaggi della biomassa!


L’utilizzo della biomassa come fonte di energia offre diversi vantaggi, specialmente in termini di sostenibilità ambientale, economicità e sicurezza energetica:

  1. Rinnovabilità: La biomassa è considerata una risorsa rinnovabile perché deriva da materia organica che può essere rinnovata nel corso della vita umana, come piante, legno e rifiuti organici. Questo contrasta con i combustibili fossili, che sono risorse limitate.
  2. Bilancio del carbonio: Quando utilizzata come combustibile, la biomassa può contribuire a un bilancio neutro di carbonio. Ciò è dovuto al fatto che il carbonio rilasciato durante la combustione della biomassa è generalmente equivalente al carbonio assorbito dalle piante durante la loro crescita.
  3. Gestione dei rifiuti: L’uso della biomassa aiuta a ridurre la quantità di rifiuti che altrimenti potrebbero finire in discarica. Per esempio, i residui agricoli, gli scarti del legno e i rifiuti organici possono essere convertiti in energia, riducendo l’impatto ambientale delle discariche.
  4. Diversificazione energetica: La biomassa può contribuire a diversificare le fonti energetiche di un paese, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e aumentando la sicurezza energetica attraverso l’uso di risorse locali.
  5. Sviluppo economico locale: L’industria della biomassa può stimolare l’economia locale, creando posti di lavoro nelle aree di raccolta, trasporto e trasformazione della biomassa. Questo è particolarmente rilevante in aree rurali dove possono essere sfruttate le risorse locali.
  6. Compatibilità con sistemi esistenti: La biomassa solida, come i pellet di legno, può spesso essere bruciata in impianti di riscaldamento esistenti con minime modifiche, rendendo la transizione all’energia rinnovabile più semplice e meno costosa per i consumatori.
  7. Supporto alle politiche di decarbonizzazione: L’uso della biomassa può essere integrato in strategie più ampie per ridurre le emissioni di gas serra, soprattutto quando combinato con la cattura e sequestro del carbonio, potenziando ulteriormente il suo ruolo nel contrastare il cambiamento climatico.

Per questi motivi la legna e pellet resteranno alleti amici invernali!

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