Scegliere il migliore pellet per la propria stufa, significa avere la casa calda, la stufa pulita e risparmiare sul riscaldamento.

Per fare la scelta giusta devi conoscere alcuni aspetti che ti consentono di capire quale pellet scegliere per la tua stufa.

Innanzitutto devi conoscere le diverse caratteristiche tra le principali tipologie di pellet in commercio.

• Pellet di faggio
• Pellet di abete
• Pellet di castagno
• Pellet di conifere
• Pellet di pino

Pellet di faggio

Il pellet di faggio ha un’altissima qualità e una buona resa. Non soddisfa sempre chi lo utilizza, perchè, normalmente, le stufe vengono tarate dalle aziende produttrici con pellet di abete.

Pellet di abete

Anche se di colore chiaro, il legno di abete è rosso. Ottima resa calorifica e poco residuo. Con questa tipologia di pellet hai un buon risparmio sulla quantità di pellet da acquistare.

Pellet di castagno

Il pellet di castagno è un pellet di qualità sotto molto aspetti e rappresenta un’ottima alternativa se non costa più di quello di abete.

Pellet di conifere

Un mix di diversi legni, composto da % differenti di varie conifere (come l’abete). In alcune segherie tagliano anche larice e pino (sono conifere pure loro) e per non scrivere inesattezze il sacco viene dichiarato in modo generico come pellet di conifere.

Pellet di pino

Il pino ha un “contenuto” più alto di resina. Brucia bene e lascia poco residuo pur scaldando tanto. E’ leggermente più scuro del classico pellet di abete, ma è comunque una buona alternativa.

Ora che abbiamo fatto una panoramica sulle principali essenze del pellet, devi valutare anche un altro aspetto nel processo di selezione del pellet per la tua stufa: la sua provenienza.

La provenienza del pellet

Oltre all’essenza, anche la provenienza del pellet è un indicatore che ci può aiutare a scegliere bene, perchè ci fornisce diverse informazioni sulla qualità del pellet stesso.

Pellet italiano

Anche nel nostro settore si può parlare di made in Italy, ma non mancano alternative valide di provenienza internazionale.

Per il pellet, però, made in Italy non è sempre sinonimo di qualità e serietà (putroppo), ma negli ultimi anni con la maggiore diffusione delle stufe a biomassa stiamo migliorando anche nella produzione del pellet.

Peer quanto riguarda la provenienza del pellet, il nostro consiglio è di valutare con attenzione il paese in cui è stato prodotto perchè ci sono alcuni paesi in cui vigono normative che tutelano la qualità e altri in cui le normative non ci sono (ad esempio alcuni paesi dell’est europa).

Andare sul pellet italiano è una buona scelta, ma ci sono valide alternative oltre confine, come:

• il pellet austriaco
• il pellet tedesco

E, per esperienza, se scegli l’austriaco difficilmente sbagli, perchè ha una qualità media molto alta.

Il marchio EN PLUS

Se hai già acquistato pellet probabilmente avrai sentito parlare (e visto sui sacchi) del marchio EN Plus, un marchio che garantisce il consumatore sulle caratteristiche chimiche e fisiche del pellet.

Un modo rapido per fare un’ulteriore valutazione del prodotto che si ha davanti. Il marchio EN Plus contribuisce a classificare il pellet in 3 categorie:

• A1: pellet molto performante
• A2: pellet di “seconda scelta” con performance mediocri
• B: pellet per uso industriale

Il marchio EN Plus ti dà la certezza ella qualità del pellet e ti assicura che sia privo di agenti chimici potenzialmente dannosi a causa di formaldeide e vernici.

Quanto pellet comprare?

Se ti stai chiedendo perchè questa domanda, continua a leggere perchè la risposta può risultare meno scontata di quello che sembra e, soprattutto, può essere di grande aiuto per la spesa che devi sostenere.

L’ideale è acquistare, in un’unica soluzione, tutto il pellet necessario a superare l’inverno in modo da ottenere un prezzo migliore.

Per farlo si deve essere in grado di calcolare il consumo della propria stufa (in autonomia o con il supporto di uno specialista).

Troverai chi ti dice che, utilizzando un pellet di qualità media, si consuma normalmente un sacco da 15kg in 12 ore.

Noi ti sconsigliamo di utilizzare questa semplificazione perchè ci sono più variabili da considerare, tra cui la qualità del pellet che acquisti e la stufa che utilizzi.

Per questo è buona prassi farsi aiutare dal rivenditore di pellet che ha esperienza, conosce più marchi di stufe e sa interpretare le caratteristiche del tuo impianto.

Noi ad esempio lavoriamo da anni con:

• Nobis
• Klover
• Rizzoli
• Pertinger
• Nestor Martin
• Okofen
• Herz
• Spartherm
• Piazzetta

Quando comprare il pellet?

Come per la domanda precedente, anche qui sapere come muoversi può fare la differenza per le tue economie.

Il miglior consiglio che ti possiamo dare (anche contro i nostri interessi) è di acquistare il pellet fuori stagione.

Fai rifornimento nelle stagioni calde, quando il prezzo del pellet cala drasticamente e c’è meno richiesta.

In questo modo riuscirai ad acquistare un pellet di alta qualità al prezzo di quello medio, ottenendo un triplo risparmio perchè:

• risparmi subito sull’acquisto
• risparmi con la maggior durata del pellet di alta qualità durante l’utilizzo invernale
• risparmi sulla minor manutenzione di cui avrà bisogno la tua stufa

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